La cura è un libro importante perché ci ricorda alcune semplici cose, troppo spesso dimenticate: che una cartella clinica non può essere racchiusa entro recinti proprietari, che una malattia non è solo questione di riservatezza e di “dati sensibili” ma anche di apertura, e che la salute è un bene da proteggere insieme. Grazie Salvatore, e grazie Oriana, per aver trasformato con sobrietà un fatto personale – qualcuno direbbe, privatissimo – in un’esperienza aperta a tutti.