Alla Triennale, in mostra il senso aumentato tecnologico in grado di materializzare sui nostri corpi fenomeni planetari, realizzato durante La Cura Summer School.
Come si relazionano gli abitanti di un pianeta interconnesso? Cosa è un “senso aumentato”? Come sviluppare nuove “sensibilità” (estetiche, neuro-psicologiche, sociali) all’interconnessione? La vasta disponibilità di dati e informazioni che produciamo attraverso reti e tecnologie ubique sono un “bene comune”? Perché l’arte e la transdisciplinarietà sono sempre più al centro dei processi di innovazione?
Sono queste le principali domande che hanno condotto un gruppo di 42 artisti, ricercatori, designer, architetti, filosofi, ingegneri, fisici, computer scientist, studiosi di diritto, poeti da tutto il mondo a convergere durante La Cura Summer School.
Dal 22 al 26 agosto l’ISIA di Firenze si è trasformato in un laboratorio transdisciplinare a cavallo fra scienze, arti, tecnologia e design, dando vita a BAOTAZ: un processo, una piattaforma collaborativa, un’installazione interattiva e una tecnologia indossabile per sperimentare sul proprio corpo le emozioni espresse in tempo reale dal pianeta sul tema dell’ ”abitare”.
BAOTAZ è stato esposto per la prima volta alla XXI Triennale Esposizione Internazionale a Milano il 3 e 4 settembre 2016 presso gli spazi di Expogate, nella cornice dell’evento “Condividi la Conoscenza”.
Un’esperienza immersiva in cui i dati, le relazioni e le emozioni generate dalle nostre vite interconnesse si materializzano nello spazio pubblico della città e nell’ambiente di una sala espositiva attraverso una scultura interattiva, fino ad arrivare sui nostri corpi con una tecnologia indossabile.
Il prossimo appuntamento con BAOTAZ è il 30 settembre 2016 a Pozzilli, presso il Parco Tecnologico IRCCS dell’Istituto Neuromed, in occasione de “La Notte Europea dei Ricercatori”: evento promosso dalla Fondazione Neuromed che, sulle tracce delineate dall’Europa, indagherà il tema “Science is wonfer-ful”.
Da Milano, BAOTAZ è già arrivata a Pozzilli.
BAOTAZ è composto da tre elementi.
BAOTAZ Brain è un scultura interattiva che ascolta costantemente i modi in cui esseri umani e non umani si esprimono sui social network sul tema “abitare il pianeta”, utilizzando la piattaforma Human Ecosystems. Esso analizza il contenuto e lo interpreta in termini di relazioni e delle emozioni che generano. Il flusso di dati si trasforma in pattern di luci e suoni generativi che mutano in tempo reale.
Wearable BAOTAZ interpreta i dati emozionali e li trasforma in vibrazioni, creando onde tattili sulla pelle che reagiscono e mutano in tempo reale. Wearable BAOTAZ migliora “sense-ability” (la senso-capacità o sensibilità) umana. Una nuova tattilità per sentire e vivere un momento di interconnessione planetaria sul nostro corpo.
BAOTAZ Ecosystem è un ambiente complesso il cui scopo è consentire la coesistenza e la creazione di connessioni, interconnessioni e le relazioni significative tra i suoi abitanti. Qui è possibile scoprire gli strumenti che in BAOTAZ si utilizzano per comunicare, le fonti e le risorse per creare e condividere, i percorsi relazionali, imparando a conoscere i modi in cui gli abitanti di questo ecosistema vivono e praticano l’interconnessione. Uno scorcio di universi possibili.
Ilaria Ascione, Mirko Balducci, Lavoslava Benčić, Mario Bernaudo, Francesco Berti, Beatrice Bianchini, Francesco Bonomi, Stefano Capezzuto, Tommaso Cappelletti, Ruggero Castagnola, Marta Cecconi, Francesca Chiappa, Giorgio Cipolletta, Dario Cottafava, Eugenio De Matteis, Gianpaolo Delfino, Giacomo Equizi, Rudy Faletra, Giulia Falciani, Clementina Giulia Maria Gentile Fusillo, Anna Gerometta, Alberto Gomez, Giulia Grassi, Doğu Gündoğdu, Jon Husband, Salvatore Iaconesi, Ami Liçaj, Milijana Komad, Arianna Magrini, Filippo Menconi, Michela Nicchiotti, Naz Önen, Ludovica Panzera, Oriana Persico, Antonio Puglisi, Giorgio Rinolfi, Alessia Santoro, Maria Teresa Scarabello, Joanna Sleigh, Andrea Spatari, Martina Sportelli, Roberto Terracciano, Guglielmo Torelli, Tommaso Tregnaghi, John Wilkinson
La Cura, Nefula – Near Future Design Laboratory, ISIA Firenze, XXI Triennale Esposizione Internazionale, Condividi la Conoscenza – Abitare la Città, Abitare la Terra
HE – Human Ecosystems, AOS – Art Is Open Source, parcodiyellowstone, SOS – La Scuola Open Source, Videofficine