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Data / Ora
13/01/2017
19:30 - 23:30

Luogo
Circolo Arci Sparwasser

Categorie


La Cura inaugura “Wild Wild Web“, ciclo di incontri promosso dal Circolo Arci Sparwasser per esplorare il rapporto fra tecnologie, reti e società umane.

L’appuntamento è a Roma il 13 gennaio 2017 in Via Pigneto 215, a partire dalle ore 19.30.

Saranno presenti gli autori, Salvatore Iaconesi e Oriana Persico e Agnese Addone, tutor e docente Open Source che del libro dice:

“[…] Salvatore e Oriana hanno dato un valore centrale, esponenziale, alla condivisione. hanno smontato le barriere mentali e sociali che ci diamo ogni giorno, hanno ribaltato i dogmi che ci portiamo dietro aiutandoci ad aprire mente e cuore. [… ]”

In occasione dell’evento, due esperienze artistiche, realizzate in occasione del festival “La Cura. Complessi! Connessi! Indisciplinati!” e prodotti in collaborazione con Kilowatt, consentiranno di immergersi nell’universo della Cura:

  • La Cura Everything“. Cut-up poetico di testi e immagini, in cui scoprire frammenti di storie, emozioni e significati generati da migliaia di persone nel mondo che hanno contribuito alla performance;
  • La Cura Videoloop“. Un video generativo che compone insolite geografie di parole, immagini e suoni dando vita a un’autobiografia multividuale, poetica e coinvolgente della performance.

Seguono le selezioni musicali di CASAMATTA Dj, musiche del Sogno Tecnologico Bolscevico, suoni atei, Mistici, Meccanici.

**Ingresso con tessera Arci**

Maggiori informazioni:
www.sparwasser.it

Il Focus dell’incontro

Cosa è una base di conoscenza “aperta”? 
Perché è importante? 
Quali pratiche educative e metodologie di apprendimento open source si possono attivare, e cosa significa innanzitutto dire “open”? 
L’apertura basta? 
Come possono reti relazionali molto estese produrre senso, informazioni, saperi? 
Tutti i temi e domande sono benvenuti.

La Cura: perché è importante secondo il Circolo Sparwasser

Nel 2012, al suo lancio, la performance ha toccato cinque continenti coinvolgendo centinaia di migliaia di persone nel mondo. Dalla Cura sono nate centinaia di opere d’arte, dalla danza, al projection mapping, alla stampa 3D, alla poesia; paper e ricerche scientifiche; servizi e nuovi dispositivi. Il numero delle connessioni e delle storie che ha generato è impossibile da quantificare.

La Cura ha dimostrato di essere un metodo per affrontare temi sociali – dall’istruzione alla salute, dall’ambiente all’innovazione – usando le reti, le tecnologie e soprattutto le relazioni umane, scoprendo nuove forme di solidarietà e nuovi modi di agire insieme. 
Un metodo in cui l’arte e la creatività svolgono il ruolo di sensori e di catalizzatori dell’immaginario, capace di attraversare contesti differenti, perché si fonda sul desiderio, non sulla competizione. E sull’ecosistema. Nella Cura non ci sono supereroi, ma persone connesse. Voci diverse e dissonanti che trovano la loro forza e prosperano nella diversità.
La ricerca a cui ha dato vita parte dall’esperienza concreta e si apre a più mondi: Cos’è l’iperconnettività? Perché oggi è ha senso parlare di “interface politics“, la politica della interfacce? E cos’è la “biopolitica dei dati“? Come muta il potere nell’era degli algoritmi? Cosa sono e come usare i modelli collaborativi peer-to-peer? Cosa possiamo fare con i big data? E molto ancora. Uno strumento per navigare i conflitti e le opportunità della società delle reti con cui ci confrontiamo ogni giorno.

Evento FB

https://www.facebook.com/events/247390369033713/

 

 

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