Cura - una poesia

Ciao Salvatore,

ho visto il tuo sito web. Sono una poeta e ho scritto questa cosa per te. Sono anch’io del ’73. Ti abbraccio forte,

eleonora

 

SalvatorSource ’73

È accaduto, così, per caso,

proprio durante un gioco, la “pratica sportiva”.

Un episodio sincopale (era il 7 agosto),

dimesso subito, qualche ora dopo.

Roba da poco, pare. Sarà stato il caldo.

La glicemia, del resto, è a posto.

Note e Prescrizioni? Riabituarsi agli sforzi fisici.

«Questi artisti tisici che non sanno

muoversi nelle ore prescritte dal telegiornale»

(qualcuno l’avrà pensato, puoi star certo).

Però. Però. Non va così. Eh, no, no.

Capita a volte che qualcosa ti prenda da dietro,

ti strattoni: sono forme sottili, comunicazioni

attorte. Mancanza di inibizioni.

È curioso, perché è vero: sei ancora un uomo giovane,

e intelligente, e forte. Che c’entra con te, diciamolo,

questo bolo invadente? Niente. È ovvio. Niente.

Sei nato come me nel ’73:

l’anno della crisi petrolifera, della morte di Allende,

i Pink Floyd dietro la luna, l’Oscar del Padrino,

le tende in gabardina. Il 1973.

Salvatore, dai, sei ancora un ragazzino.

Eppure lo chiamano. Danno a questa massa un nome:

“processo espansivo”, quasi fosse un’azione.

Un fatto mobile.

Un “glioma di basso grado”.

E lo misurano al millimetro:2, 8 centimetri x 2

in regione fronto-opercolare. La BA44 se ho capito bene,

vicino all’area di Broca, alla parola.

Forse è vero: è tutto un fatto di linguaggio.

Di allunaggio della verità. E di ricerca.

Perché quel che conta è capire

quale dizionario usare adesso.

Quale lingua parlare per arrivare al punto,

svoltare e lasciare il “processo espansivo” al palo.

Solo, senza lingua: farlo evaporare.

Farlo smettere di ciarlare.

Un vantaggio è certo nostro.

Non per mitici iliadici motivi, ma

per il un brusio continuo disperso in

mille nodi, in mille reti, in wi-fi,

sul trapuntino, dal cellulare, fra le coperte.

Come quel frinire immenso di cicale,

nelle sere di mare, in piena estate,

che non la smette di finire.

Nel 1973 iniziò la prima comunicazione

satellitare “Aloha from Hawai”.

Aloha Salvatore. Ce la fai. Ce la fai.

(Eleonora Pinzuti @settembre 2012)