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Ciao Salvatore e Oriana,

volevo scrivervi da tanto tempo, da quando ho saputo della Cura e di quanto accaduto. Ho cercato diverse volte di scrivervi nei mesi scorsi, e alla fine non ce l’ho mai fatta. Il motivo è purtroppo molto semplice: poco più di un anno fa mia sorella Maria, che ha 27 anni, è stata operata per un tumore al seno. Quando ho letto di te Salvatore sono rimasto sconvolto, e mi risultava impossibile anche solo digitare una lettera sulla tastiera senza che fossi preso da un’angoscia e una tristezza profonde e spaventose. So che conoscete anche voi questa angoscia e questa tristezza, solo chi le vive sa di cosa sto parlando. Io ho reagito molto male alla disavventura di mia sorella, che per fortuna ha dimostrato e sta dimostrando una forza stupefacente, e che adesso finalmente sta molto meglio e ci fa sperare in una ripresa completa. Ho seguito dall’inizio il progetto della Cura, che mi ha affascinato e che in questi mesi è stata una fonte di sostegno, un esempio nel senso autentico del termine, e mi ha aiutato ad affrontare la vita in questi mesi difficili. Non sono una persona espansiva, ma voglio dirvi di cuore che prima pensavo che foste due persone brillanti e intelligenti, adesso so che siete entrambi delle persone speciali, e vi scrivo fondamentalmente per ringraziarvi di questo, per avermi trasmesso coraggio, forza, energia, prospettive. Io vi penso ogni giorno, e spero che anche semplici ponti, connessioni che si creano per il solo fatto che qualcuno sta pensando a qualcun’altro, possano essere una luce, un aiuto invisibile, infinitesimale lo so, ma d’altronde ogni flusso, ogni forza si compone di miriadi di forze “molecolari” non percepibili. Sono certo che in ogni momento della giornata avrete senza saperlo il sostegno di tante, tante persone che sono lì vicino a voi con il proprio pensiero e il proprio sentimento.

Spero che tutto prosegua per il meglio, e se posso aiutarvi in qualsiasi modo non avete che da scrivere. Magari prima o poi ci rivedremo, a qualche mostra, qualche performance, qualche conferenza, o anche per un caffè, e spero con tutto me stesso che potremo parlare di queste esperienze come si parla dei ricordi. Un abbraccio gigante a tutti e due!!!

Fabio