Sono *******, studente laureando in Medicina (si spera nel 2014), e sono rimasto affascinato oltre che estremamente incuriosito dal progetto “the cure” che hai messo su in questi ultimi mesi. Diciamo che ne sono venuto a conoscenza tramite il giornale “la Repubblica” ma ti seguo spesso anche nella rubrica del tg3 “pixel” e ti faccio i complimenti per le tue recensioni sempre superbe.
Comunque ritornando all’argomento principale della lettera, ti ripeto: mi affascina il progetto the cure ma soprattutto le potenzialità che a mio parere sono eccezionali.
Sei libero di non credermi, ma non ti nego che unidea simile mi frullava nella testa da un paio di anni: una sorta di portale ove si potessero coinvolgere tutti gli studi sulle cure (ortodosse e non) di tutti i tipi di patologie ovviamente rispettando i criteri delle good clinical practies garantiti da un comitato etico internazionale freeware ,ossia libero dalle grigie logiche delle case farmaceutiche o delle riviste scientifiche più conosciute.
Ho usato il termine grigie e non nere perché non voglio credere che ci sia qualche complotto internazionale sulle terapie neoplastiche come modello film americani tipo Spielberg, ma credo più che altro in un ostruzionismo informativo. Mi spiego meglio:
Il problema della cura di molte patologie non è lassenza di cura bensì è limpossibilità di essere pubblicata e di essere verificara con studi preclinici e clinici validi.
Faccio un esempio: luso del bicarbonato nelle neoplasie. Su pub med non esiste uno studio clinico SERIO sugli effettivi benefici/danni del bicarbonato in un paziente neoplastico;esistono solo articoli ufficiosi o recensioni non controllate. Lo stesso si può dire dellEscozul , il famoso (per leggenda non per obiettività) veleno di scorpione et ect
Il punto è che vorrei metter su con il tuo aiuto e tutti i biologi,farmacisti,medici ,professori che ti hanno contattato in questi mesi grazie al tuo portale, una sorta di casa farmaceutica freeware in cui ci sia una commissione scientifica che gestisca e monitori tutti gli studi sulle terapie esistenti secondo i canoni della GCP.
In pratica sto pensando a una sorta di Linux nel campo della medicina
Comunque, spiegare per bene quello che ho in mente richiede molto tempo e soprattutto alcuni punti non li ho chiari neanche io perché è unidea in fase embrionale che ha bisogno di crescere; mi piacerebbe approfondire assieme largomento in modo da scoprirne i punti in comune e se soprattutto hai già avviato o esiste tuttora qualcosa al riguardo simile alla mia(si fa per dire) idea.
Spero di non essere stato arrogante o presuntuoso o di aver scoperto lacqua calda.
Ripeto: sono semplicemente un laureando in medicina della SUN ,futuro specializzando(si spera) in oncologia geriatrica, che vuole dare un piccolo contributo a un grande progetto a cui te hai dato le basi.
Spero in una tua risposta