Evviva, evviva!!! C’è qualcuno che crede!!! C’è qualcuno che crede e non “ancora”, come verrebbe da dire di questi tempi di poca speranza, ma che ci crede proprio. Alzo il bicchiere ovviamente mezzo pieno e brindo alla cura. E nell’eco delle parole sillabate si sente il suono cristallino dei bicchieri che sembrano addirittura essere più cristallinamente liberi, per essere quello che sono: bicchieri per brindare. Alla cura, por supuesto.
Tra un tintinnare e l’altro si avanza spavalda e sicura la cura con la sua esuberante carica e guarda avanti “perché la vita”, dice “è quello che nessuno sa” e si sente più forte e più, pensando che ha detto proprio quello che voleva dire. La Cura.
E si veste di festa, con la cravatta della festa e gli abiti luccicanti di festa e con la festa stessa che è poi la cura che ora sa di essere come la vita, anzi la vita stessa e non solo speranza, proprio come “quello che nessuno sa”, come si conviene ad essere per la Cura. E per la Vita.